La costruzione delle mura, in blocchi di travertino a secco, avvenne tra il VI e il III secolo a.C. Il perimetro raggiunge i 3 km e lunghi tratti sono ancora oggi ben conservati, specie sui versanti ovest e nord. La cinta muraria si presentava in pianta a forma di trifoglio ed era munita di almento 7 porte d'accesso, di cui 6 sono tuttora esistenti e riconoscibili nella loro struttura etrusca nonostante le numerose modifiche ad opera dei Romani. Verso ovest si aprono l'Arco della Mandorla (via San Giacomo) e Porta Trasimena (via dei Priori); verso nord l'Arco Etrusco la cui incisione "Augusta Perusia" ricorda la riconciliazione tra Ottaviano Augusto e Marco Antonio; a nord-est l'Arco dei Gigli (via Bontempi) e l'Arco di Sant'Ercolano; a sud si trova invece la Porta Marzia, incastonata nel bastione della Rocca Paolina per decorarne l'ingresso.
Riscoprire la grande ricchezza del patrimonio artistico creato nel corso dei secoli nelle chiese e nei palazzi dei Rioni cittadini e conoscere la storia dei personaggi che hanno originato questi tesori .
Giovedì 4 luglio alle ore 17 avrà luogo la prima conferenza per il ciclo “La riscossa del Mecenatismo”, un progetto comune del FAI Umbria e della Fondazione Marini Clarelli Santi in programmazione per l’autunno.
Per il mese di gennaio 2020, al Museo archeologico nazionale dell’Umbria si svolgeranno delle visite guidate gratuite, il sabato pomeriggio, alla mostra Magnifica Graeca.