L'Ipogeo, scoperto nel 1840, con struttura architettonica di una casa romana, si può raggiungere attraverso un dromos a ripidi scalini, all'interno della Necropoli del Palazzone. Sulle urne cinerarie e sullo stipite della porta d'accesso è inciso il nome della famiglia Velimna, fondatrice della tomba. L'ambiente sottorraneo, articolato in più stanze, custodisce 7 urne cinerarie ancora nella loro disposizione originaria, una in marmo le altre in travertino. Due demoni alati femminili scolpiti, vigilano la porta dell'aldilà dipinta sul basamento rialzato del capostipite della famiglia. Il sepolcro, è databile tra la seconda metà del II secolo e la metà del I secolo a.C.
Riscoprire la grande ricchezza del patrimonio artistico creato nel corso dei secoli nelle chiese e nei palazzi dei Rioni cittadini e conoscere la storia dei personaggi che hanno originato questi tesori .
Giovedì 4 luglio alle ore 17 avrà luogo la prima conferenza per il ciclo “La riscossa del Mecenatismo”, un progetto comune del FAI Umbria e della Fondazione Marini Clarelli Santi in programmazione per l’autunno.
Per il mese di gennaio 2020, al Museo archeologico nazionale dell’Umbria si svolgeranno delle visite guidate gratuite, il sabato pomeriggio, alla mostra Magnifica Graeca.